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>> 2013 E' Viazz - itinerario collettivo del Circolo ...

 

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ELLADE 31 vii - 15 viii
30/07/1993   Prodromo # 30 vii h 21:40

Mi accingo a salpare per l'Ellade Finora il millenovecentonovantatre non č stato foriero di km per il mio Cavallo Di Ferro La casa autonoma La bicicletta Il lavoro e gli amici non motorizzati hanno contribuito notevolmente Ma lo spirito e l'animo del viaggiatore (r)esiste ancora...


ELLADE 31 vii - 15 viii
31/07/1993   Bologna # Pescara

La marea di Italiani Medi č la solita Io sono tra loro La notte č sotto le stelle


ELLADE 31 vii - 15 viii
01/08/1993   Pescara # Mola di Bari # Brindisi

Pescara # l'alba č sotto le stelle Mola di Bari # il ristorante č sotto tono Brindisi # tutti in fila Si traghetta


ELLADE 31 vii - 15 viii
02/08/1993   Igoumenėtsa # Ioānnina # Kraniā # Grevenā # Kozāni

Ho toccato la Grecia Non assomiglia a quella delle versioni ginnasiali A volte pare di essere nell'est europeo Impressione confermata ad intermittenza/ C'č qualcosa anche di occidentale (l'albergo ed il passeggio a Kozāni)


ELLADE 31 vii - 15 viii
03/08/1993   Kozāni # Thessalōniki # Kāvala # Xānthi # Fanāri

Kozāni # Thessalōniki Assaporo un buon panino greco Kāvala # Xānthi Non riesco a controllare tutte le immagini che mi scorrono davanti == > l'acquedotto romano! Fanāri # Colori crepuscolari L'incanto di una chiesa bianca sul lago azzurro lucente


ELLADE 31 vii - 15 viii
04/08/1993   Fanāri # Confine Con La Turchia # Tekirdag

Meravigliano la cordialitā del popolo turco e la pulizia dei gabinetti alla turca


ELLADE 31 vii - 15 viii
04/08/1993   Istanbul

Mezz'ora di casbah di notte mi invoglia a curiosare/ Ritenterō di giorno Le due ore di traffico precedenti mi invogliano a tenere in stalla il mio Cavallo Di Ferro L'accesso sul Bosforo č stato un po' tribolato Mattoni che piombano da camion Api che pungono Lattine di olio sull'autostrada Sorpassi e guida garibaldina


ELLADE 31 vii - 15 viii
05/08/1993   Istanbul # 5 - 7 viii

Hanno avuto ragione: nonostante il caos lo sporco e la povertā + o - nascosta la cittā č incantevole Le moschee rivelano la religiositā musulmana Le Cisterne di Traiano rivelano la grandiositā dell'apparato romano Il Gran Bazar rivela l'immensitā di tappeti monili piatti ed abiti Tutti sorretti da un abile gioco di contrattazioni Ne deriva che la confusione mentale č notevole In certi momenti mi sento spaesato Vorrei comprare ciō che mi aggrada di primo acchito, poi mi fermo, pondero, scarto, cambio, mi dissuado, continuo k cosė ho comprato quattro cuscini, addolcito a dovere da un té caldo alla mela Le indecisioni dei miei compagni di viaggio fanno da velo alle mie... Ma alla fine il vincitore č sempre il turco: a noi rimane l'incerta soddisfazione di avere condizionato il pezzo, accompagnata dall'intimo presentimento di essere stati comunque governati dalle loro offerte Al crepuscolo, un effimero salto in Asia: a posteriori si saprā che non era altro che la parte nuova di Istanbul, peraltro ancora europea L'appuntamento č perō solo rimandato La mattina del settimo giorno d'agosto scorre in fila ko d i o l e f i l e ! kquante cose si vedrebbero se non si stesse stupidamente in piedi ad aspettare che una cabina vuota si riempia della faccia del turco che ti dā un pezzetto di carta per entrare nell'harem! La solita terribile visita con guida viene parzialmente riabilitata dal gentile servigio di un turco Costui ha una cadenza molto pių umana e molto meno giapponese della guida ufficiale (parlante rigorosamente in inglese): ho un maggior respiro fotografico e riesco a rendermi (un pochino!) conto di come i Sultani vivessero da... Pasciā! Il crepuscolo mi accompagna (secondo tentativo) verso le propaggini asiatiche L'incanto serale trova spazio sotto le tre lampade colorate di una locanda locale: il posto mi gusta, condito com'é Dall'atmosfera gialla slavata Dal cantore turco che libra nell'aria fumosa ma accogliente note e canti che si diffondono con discrezione tra i tavoli Dagli avventori autoctoni, che ci trasmettono la loro simpatia nonostante l'irta barriera linguistica che ci separa Non ultimo mi gusta il pasto, condito com'é dalle inedite portate di piatti turchi e dalla crescente armonia che, bicchiere dopo bicchiere, accompagna noi cinque viandanti La notte si conclude con una corsa notturna Attraverso il Ponte del Bosforo Attraverso automobili a fari spenti Attraverso improbabili luci assomiglianti a presepi senza tempo Attraverso un dialogo senza parole con il taksista turko Attraverso gli animi stanchi ma elettrizzati (elettrizzati ma stanchi) Una doccia, e si torna come nuovi... Ho nel frattempo acquisito una compagna di viaggio (sia pur di carta) k č l'Angelo Azzurro di Marlene Dietrich, clamorosamente pescato in un negozio di libri nel quartiere asiatico k adeguatamente sigillata in contenitori plastici per acqua percorrerā con me il rimanente itinerario k destinazione una qualche parete di casa mia La stessa medesima destinazione l'avrā anche il copriletto trapuntato comprato qualche ora prima da un cordiale commerciante bizantino


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08/08/1993   Istanbul # Tekirdag # Alexandroupoli # Xānti # Keramotė # Thāssos

Il guado (tribolato) con intenti catarsici avvenuto al confine tra Turchia e Grecia mi reintroduce in Ellade, non senza avere penato a sufficienza con gli autisti ed il fondo stradale ottomano per l'intero tratto prima della frontiera Nuovamente numerose immagini si accavallano e si intersecano nella mia mente, filtrate unicamente dalla sporca visiera del mio elmetto Oggi č domenica: in Turchia c'é chi festeggia le circoncisioni k bambini agghindati di tutto punto, anche se nei loro sguardi traspare un certo intontimento, tipico di chi č coinvolto in una celebrazione voluta dall'alto e che per forza si ha da fare Quelli che non festeggiano sono tutti intenti a lavorare nei campi, e qui non č + domenica L'oziositā del dė di festa mi viene subito trasmessa una volta guadato il confine Siamo in Tracia: quante volte questa regione č stato ambiente di snervanti versioni nei compiti in classe di ginnasiale memoria! L'attracco insulare č a Thāssos: il turismo sembra x lo + locale Scorgo poche italiche targhe Sono soddisfatto...


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09/08/1993   Thassos

La giornata scorre al mare: l'isola č simile all'Elba ed anche alla Sardegna La policromia dei sassi sulla spiaggia prescelta per la cura intensiva di raggi solari aiuta a trascorrere il tempo ed incentiva la conversazione La carezza solare sarā ben evidente a fine giornata, allorquando le stanche membra saranno rigenerate da una calda (non esageriamo, tiepida!) doccia Un tavolino sbilenco con cinque sedie sbilenche č il supporto ad una cena a base di portate di pesce e verdure intuite dagli altri tavoli circostanti Siamo nella veranda di un gustoso locale in legno, Ultimo bastione dei posti rustici pre-turismo confezionato Vorrei fosse inverno per consumare il pasto tra le quattro pareti di legno, ornate dal vocėo di vecchi uomini greci, tutti rugosi ma cordiali verso di noi, unici commensali non di Terra Greca


arcobaleno thassos 1993


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10/08/1993   Thassos

Giove Pluvio decide di esplorare queste lande, pertanto ci si adegua come si puō L'assaggio di storia greca offertoci dall'Acropoli ed il Teatro di Thāssos č assai deludente Ripiego allenando l'occhio fotografico in alcune stradine del paese e nei riflessi (offertimi dalle lenti degli occhiali) Al ritorno Giove Pluvio scarica le sue lacrime sui cinque viandanti incauti: il cammino č arduo ma la meta viene raggiunta Mentre cavalco il mio Cavallo Di Ferro riesco comunque ad apprezzare certi angoli dell'isola Non solo: in questi momenti si rinsaldano tutte quelle convinzioni e quei pensieri che ti portano a prediligere questo mezzo di locomozione ad altri k l'essere sempre e comunque sotto l'alea di Giove Pluvio ti fa rimanere ancorato un minimo col passato: sono convinto che ciō non guasti E' la notte di San Lorenzo: ho versato questi ultimi rigagnoli di inchiostro accovacciato su un blocco di marmo bianco, di fronte alle tende dove i miei compagni di viaggio si sono consenati nelle braccia di Morfeo Mi meraviglio di essere riuscito a scrivere qualcosa, oppresso e tediato per tutto il tempo da una musicaccia insulsa e vuota Capolavoro negativo la masturbazione di quel pezzo travolgente ed adrenalinico composto nel 1983 dai Simple Minds che porta il nome di New Gold Dream == > ora il sogno č diventato un incubo E' l'ora di desinare: vedrō di fare qualcosa!


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11/08/1993   Thassos # Panāgia

La giornata giostra attorno al periplo antiorario dell'isola Mi vengono omaggiate due punturine di ignoto insetto che aveva deciso di percorrere in gita di piacere l'interno della mia maglietta Le zone visitate sono molto pių turisticizzate della nostra base di appoggio I panorami continuano ad essere della solita bellezza che troppo mi ricordano cartoline con tanti colori e poca sostanza Ci risiamo: continuo a non riuscire ad apprezzare pių di tanto questi spettacoli Continuo a preferire Automobili Senza Tempo che riposano nei fossi Edifici Senza Vita che attendono di essere demoliti Locali che rimangono ancorati ad un passato che continua ad essere presente Panāgia # La tanto agognata visita ha finalmente luogo: in effetti tutti i particolari illustrati dalla guida trovano rispondenza ai nostri occhi La particolaritā che mi balza immediatamente in testa č nel doppio animo del paese: -zona superficiale, condita di souvenirs similsanmarineschi e di locali acchiappaturisti -zona interiore, popolata dai popolani Qui sono catturato da tanti piccoli particolari e dettagli che compongono il piccolo borgo, all'interno del quale si trova una grande chiesa La grande chiesa ha tante suppellettili sacre alle quali sono state integrate nel miglior modo strumenti di utilizzo comune quali un telefono, un ventilatore, una sedia da bar...


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12/08/1993   Daedalus # Limenaria

Nel pomeriggio vengo catturato dalla tristezza So di cosa si tratta ma non me la sento di scrivere


occhio vw limenaria 1993


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13/08/1993   Ormos Prinou # Kāvala # Salonicco # Lārissa # Kalambāka # Metéore

E' l'inizio del ritorno Le immagini scorrono veloci lungo tutto il percorso La mente fatica a rielaborarle Occupata com'é dal tentativo di scacciare quell'incipiente nostalgia che č nata ancor prima della conclusione del viaggio Metéore # Classico posto di riguardo visitato nel momento pių sbagliato k l'intera Tessaglia pullula di turismo preconfezionato, per le strade di Kalāmbaka il passeggio serale č dipinto ed ornato da italiche genti, tutte rigorosamente uguali nelle loro diversitā di superficie Tento disperatamente di carpire le atmosfere che emanano questi imponenti megaliti di meditazione ma non ci riesco Chiedo aiuto alla mia pupilla fotografica ma la vedo inerte Gli scatti si succedono stanchi e forzati Non c'č niente da fare: ho il terrore di trovarmi in una San Marino greca (cfr Le Mont S. Michel # estate 1991) Con l'immaginazione mi sforzo di pensare e vedere gli stessi luoghi avviluppati dalla nebbia e dalla fredda coltre dell'inverno: ora va un po' meglio...


ELLADE 31 vii - 15 viii
14/08/1993   Metéore # Ioānnina # Igoumenitsa

Le Metéore di giorno sono ancora pių terribili: l'ambiente monastico ha ceduto il posto a quello turistico, i miei pantaloni monocromatici (ma corti!) hanno ceduto il posto a quelli a fiorellini (ma lunghi!) della mia amica, probabilmente anche il rigore e la serietā morale dei monastici ha ceduto il posto all'ottusitā bacchettona di alcuni popi (o loro sottoposti) Non vedo l'ora di scappare da questa bolgia... Nel pomeriggio il ritorno continua inesorabile Ecco le tortuose ma piacevoli curve che t'innalzano a 1700 m, facendoti rendere conto che l'Ellade non č solo mare Ecco la discesa a valle tra selve di camion in lento movimento e capre in assenza di movimento Ecco infine Igoumenitsa, classico posto di passaggio L'interminabile attesa del traghetto sul molo ha il potere di rispolverare un'antica abitudine che da tempo non seguivo: lo scambio di esperienze con gli altri centauri Noto con piacere ma nello stesso tempo con una punta di tristezza che ho scorrazzato con il mio Cavallo Di Ferro per molte pių praterie di quanto abbiano fatto la maggior parte dei presenti Rifletto un attimo su ciō e repentinamente mi balzano alla mente tutte le 32,5 primavere inoltrate che possiedo: credo di averne una decina di pių sopra la media di quelli che mi circondano Paro il colpo utilizzando una bella frase confezionata che asserisce che l'importante č essere giovani dentro... La notte in traghetto č per il mio animo assai turbolenta e foriera di inquietitudine Preferisco non scrivere perché (potrebbe essere una sciocchezza come l'esatto opposto...)


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15/08/1993   Brindisi # Pescara # Bologna

I km si susseguono stancamente sotto la canicola estiva, nelle pause si consumano le ultime chiacchiere e nella guida ogni tanto si č preda dell'abbiocco A tarda sera la lunga striscia gialla illuminata di una stazione di servizio di Castel S. Pietro, contrapposta ad un cielo plumbeo stagliato verso nord, fa da suggello al commiato con gli altri compagni di viaggio


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