Ungheria # 2 viii- 20 viii 02/08/2007 Bologna # Noale # Cappelletta
Riprendo il vagare itinerante
E' passato un anno e diversi accadimenti sono successi
La Luisa č tornata da Renato e siamo tutti un po' pių soli
Il mio tendine sx č infiammato e non mi permette di distrarmi e, soprattutto, di preparare i mondiali masters
E' con questo stato d'animo che mi accingo ad esplorare l'Ungheria
Vedremo come sarā
Intanto la prima tappa la pongo a Cappelletta dal mio amico Sergio ex commilitone atleta dei tempi dell'Aeronautica, fresco di figlia appena arrivata
Il caldo umido č tale e quale a quello bolognese
bmw a casa mia 2007
Ungheria # 2 viii- 20 viii 03/08/2007 Cappelletta # Trieste ==> Slovenia Ljubljana # Maribor # Ptuj # Ormoz ==> Croazia Varadin
Giorno ed intero tragitto all'insegna della pioggerellina
Non fastidiosa ma costante
E che mi priva dei colori dell'estate
Percorro la costa del Triveneto, poi sconfino in Slovenia (ormai molto austriaca) ed infine, ad Ormoz, entro in Croazia
Meta Varadin, lambita nel 1990 pochi mesi prima della guerra
Non ricordo molti particolari
La cittā č ora assai restaurata e rinnovata
Rimangono dei bei vecchi portoni dei negozi locali con begli infissi e begli arredamenti
Roland, l'amico croato di Sergio che mi ospita, mi accompagna nella cittā vecchia ed a mangiare croato (spiedini e zuppa di porcini) in una collinare localitā termale
finestra sul sogno varazdin 2007
Ungheria # 2 viii- 20 viii 04/08/2007 Varadin # Koprivnica # Virovitica ==> Ungheria!!! Barcs # Darāni # Pécs
Visita mattiniera con una luce attraente a Varadin, dove mi faccio ammaliare da qualche riflesso
La cittā č attiva, il sabato si va al mercato, anche se mi viene riferito che in agosto un buon numero di persone č in vacanza
Riprendo il viaggio e ripercorro in parte la strada verso Osjek che percorsi nel 1990, prima della guerra serbo croata
Tracce di ammodernamento, ma la realtā rurale di questa larga pianura permane
Attraverso il confine segnato dal fiume Drava a Barcs: sono in Ungheria!
Subito mi si prospettano le lunghe strade immerse nelle lunghe pianure
Mi fermo quasi subito a Darāni, piccolo centro dove č allestita una piccola festa locale, con vendita di prodotti orientali di scarsa qualitā e basso prezzo, accompagnata da spazzatura musicale di origini occidentali
Di prodotti locali ne vedo molto pochi
Tra questi cito un'auto stile Isetta BMW, anno 1969, con motore Skoda, tenuta benissimo e presentatami con orgoglio dal proprietario, che mi parla ungherese come se niente fosse...
Poi riparto avendo come meta Pécs, "capoluogo della provincia di Baranya e centro principale del Trans Danubio", come recita inappuntabile la Guida Verde TCI
Cittadina interessante piena di storia, inclusi residui turchi a seguito dominazione 1543-1686
Sole e nubi vanno e vengono
In Szechenijter (piazza principale) molta gente assiste assiepata ad una specie di comizio
L'osticitā della lingua mi impedisce di capire a che pro
Noto con tristezza che in periferia (e non solo) i centri commerciali stile USA (prima) ed Europa (poi) proliferano...
Il tendine mi fa male
Sono preoccupato
cartello pecs 2007
Ungheria # 2 viii- 20 viii 05/08/2007 Pécs # Bonihad # Baja # Kalocsa ==> Danubio! Budapest
Scrivo da un incantevole appartamento di un palazzo di inizio '900 in Pest
Ma andiamo in ordine
La mattina nuvolosa mi accompagna all'uscita da Pécs
Mi avvio a costeggiare la Duna fino a Budapest
Prima tappa a Baja, dopo aver attraversato la strada per Bātaszčk, ad uso di solo turismo locale
Sono i percorsi che preferisco
Baja ha un'enorme piazza, oltre la quale si dipana tutto l'abitato, molto esteso ed ortogonale
Mi soffermo su alcune abitazioni particolari, che fanno buon uso del corredo dei balconi
E noto una chiesa di metā '700 con accanto, a pochissimi cm dal campanile, una volgare abitazione credo del dopoguerra
Il tendine oggi mi dā un po' di tregua, per cui riesco a muovermi dove voglio con l'obiettivo
Continuo ed approdo a Kalocsa, assai deserta
Percorro la strada principale, in parte pedonale, per arrivare alla "solita" cattedrale barocca con a fianco palazzo arcivescovile ornato da "ricca biblioteca" (cfr. Guida TCI)
Continuo a costeggiare la Duna (brutta luce) e finalmente mi immetto in Budapest
Arrivare alla magione gentilmente offertami dalla Katia, signora ungaro bolognese che mi ha confessato di essere stata velocista, č assai facile; riesco ad orientarmi assai bene con la cartina
La casa, in zona Pest, č vicino alla Margitsziget (isola Margherita)
Ed infatti colā mi dirigo subito, approfittando del crepuscolo, non prima di avere perlustrato la stazione ferroviaria Nyugati (opera di Eiffel)
Appena varco l'isola, interamente pedonalizzata, mi trovo davanti una bella pista d'atletica
Mi viene tristezza...
Avanzo e trovo una piscina olimpica
Tutto intorno all'isola un'invitante corsia in plastan, con tanto di 5.350 m di percorso segnato, orologio e fontanella all'arrivo, creato apposta per correre
E' meglio che vada via...
L'obiettivo comunque si č mosso
di corsa baja 2007
Ungheria # 2 viii- 20 viii 06/08/2007 (Buda) Pest ==> Belvāros # Lipōtvāros # Jōszefvāros # Ferencvāros # Andrāssy ut
Inizio la visita scegliendo Pest
Mi dirigo all'edificio del Parlamento, imponente e discretamente affollato
Poi proseguo nelle strade a sud, prevalentemente disposte in pianta ortogonale
Grandi palazzi, buona parte appartenenti al passato maestoso, anche se i lavori in corso sono molteplici
Vaci utca appartiene a quelle strade pedonalizzate ad hoc per turismo sommario e commercio
Tutto il mondo č paese
Preferisco Raday utca, pių a sud, piena anch'essa di locali e negozi ma meno formale e scontata
Da quelle parti incappo nella celeberrima (per me e quelli della mia generazione) via Pal, memore ancora della lettura giovanile del romanzo di Molnar (di cui incappo pure nella casa)
Sto spaziando tra Ferencvāros e Jōszefvāros, viii e ix distretto
Indi risalgo e contemplo, anche se in fase di chiusura, il Nagycsarnok, grande mercato coperto di fine '800
Poi risalgo nei grandi viali dell'Andrāssy ut per ammirarne i begli edifici e, in fretta perché in chiusura, Mai Manō haz, casa museo stile liberty dell'omonimo fotografo (a me sconosciuto)
Rientro a nord ripercorrendo un altro po' di Belvāros
L'impressione č positiva
Noto pochissime tracce del passato socialista
Ad esempio diverse Trabant e qualche Vartburg, tutte normalmente funzionanti e non ancora (pare) icone del mondo occidentale
Osservo poco il Danubio perché la luce non č di quelle migliori
C'é un po' di foschia
oblo pest 2007
Ungheria # 2 viii- 20 viii 07/08/2007 Buda (Pest) ==> Vārhegy # la fortezza # Ōbuda sud # Margitsziget
Inizio il giorno di perlustrazione con la collinare Buda
Per arrivarci scelgo il ponte che attraversa l'isola Margherita, per cui riesco ad avere tracce anche della terza cittā, Ōbuda, nella sua parte meridionale
Le strade e le abitazioni che precedono alla scalata per la fortezza sono estremamente tranquille e residenziali
In fondo alla Fo utca, all'altezza di un altro ponte, inizio la salita
Essa mi conduce in una cittadella invasa dai turisti
La maestositā dei palazzi e della chiesa di San Mattia (in restauro) viene in parte vanificata dal fatto che ormai in quel sito non si conduce "vita normale", ma solo a misura di turista
L'emblema si ha al Bastione dei pescatori, costruito apposta a fine '800 per ... fare osservare il panorama
(oggi, a mezzodė, pervaso da una luce orribile)
Dirimpetto mi accorgo (e l'inappuntabile TCI me lo conferma) della presenza di un orrendo parallelepipedo anni '70, a nome hotel hilton
Sarebbe da bombardare
Mi domando se era quella la destinazione anche durante il periodo comunista
Scelgo di uscire dalla cittā ricordo e mi riimmergo nei confini di Ōbuda
Quartieri popolari, qualche scatto non manca
poi scelgo di muovermi (!), per cui nuoto 50' in una piscina di fronte al Danubio
Nessun turista all'orizzonte
Mentre rientro perlustro nuovamente l'isola Margherita
Lascio occhi e cuore alla pista d'atletica ed al percorso di 5350 m tutto attorno al parco (inconcepibile in Italia!) e vado a cercare il bagno Palatinus, terme per una prossima meta
Si passa dal sole di mezzodė alle nuvole minacciose ma non tuonanti del pomeriggio
riviste buda 2007
Ungheria # 2 viii- 20 viii 08/08/2007 (Buda) Pest ==> Millennium Emlčkmų # terme Szechenyi # parco Varosliget # quartiere ebraico
Inizio con una lunga camminata lungo gli alberati viali che portano alla scenografica piazza degli Eroi, enorme complesso monumentale di fine '800, utilizzato anche per le parate comuniste
La maestositā č tanta, ma non mi comunica pių di tanto
Mi avvicino curiosamente ai bagni termali Szechenyi
Decido di entrare due orette per capire come funzionano
Finalmente ho un'idea di come gli ungheresi intendano le terme
Pochi turisti, il luogo non č monumentalmente attraente come pare siano altri posti in cittā (verificherō) ma hanno un'ampia panoramica di utilizzo: dalle vasche all'aperto, calde e fredde, a quelle interne, di varie temperature, dai 16° ai 38°, pių sauna e bagno turco
Ovviamente le provo tutte
Peccato solo che manchi una piscina per nuotare!
Riprendo il cammino e percorro anche per troppo lungo tempo il parco Vaydahunyad, bello e tranquillo (pure ad uso bici) ma poco foriero di immagini per la mia fotocamera
Arrivo e cammino per Kiraly ut, quartiere ebraico, munita di bei palazzi e negozi non solo per turisti, fino ad arrivare fino alla sinagoga, "la pių grande di Europa in funzione e seconda nel mondo", come recita impavidamente la Guida Verde
La giornata volge al termine perché la luce non č attraente, causa nubi e foschia che NON promettono pioggia e perché il tendine si lamenta, nonostante le cure sulfuree del mezzodė... uffa!
Dimenticavo un appunto valido dall'inizio del viaggio: continuo la lettura di "Divorzio a Buda", romanzo di Sāndor Mārai (anzi, Mārai Sāndor, come si usa scrivere da queste parti) che mi accompagna in questo viaggio alla scoperta della terra magiara
lampada pest 2007
Ungheria # 2 viii- 20 viii 09/08/2007 Buda & Pest ==> Citadella # bagni Rudas # mercato coperto Vasarcsarnok # museo delle arti applicate (Iparmuveszeti museum) # ritorno per i grandi viali
Come in tutti i viaggi che si rispettino bisogna mettere in conto il "pacco": qui a Buda l'ho trovato nella Citadella che si erge sul monte Gellert
La metro mi introduce direttamente alle pendici, quindi dopo una rapida occhiata alle famose terme Gellert (non č l'ora giusta per entrare) conduco il tendine infiammato sulla collina
Eccomi di nuovo in una ennesima San Marino!
Ed in pių si paga l'accesso!
Non entro ed abbandono i turisti alle loro spese ed i giapponesi alle loro fotografie "soggettoinprimopiano/castellosullosfondo"
Ridiscendo e scovo le terme Rudas, citate da ambedue le guide che mi seguono come ombre (sė, lo confesso, ho la CLUP come amante, la sposa č la TCI)
Anziché scegliere come ieri la sezione termale, prediligo quella della piscina
Ho inteso male...
La vasca č piccola (ma in un'atmosfera locale tutta suggestiva) e mi pongono limiti all'attivitā natatoria (solo rana a testa fuori!)
Allora mi alleno con skip sul posto (nell'acqua: quelli me li omologano)
Mi piace l'atmosfera calma e rilassata della gente, tutta indigena e di etā avanzata (pių della mia...)
Esco e decido di pranzare al quasi vicino mercato coperto
Finalmente assaggio il famoso gulyas
Per la veritā lo spezzatino non mi attira, ma il resto č gradevole
Mi accingo poi a visitare un museo, quello delle arti applicate
Esterno ed interno in puro stile liberty me lo hanno consigliato
Molto interessante, anche con mobili ed abiti italiani del '600 e '700
Finale di giorno con le solite nubi che minacciano senza partorire nulla, ma che impediscono di apprezzare e sfruttare il crepuscolo
fessura pest 2007
Ungheria # 2 viii- 20 viii 10/01/2007 Buda & Pest + Ōbuda ==> bicitour Ōbuda # Vizivāros # periplo della fortezza
Il tendine mi suggerisce di noleggiare una bicicletta
Me la fornisce l'isola Margherita
Attracco subito ad Ōbuda, nordovest dell'isola
Qui rimane uno spicchio della vecchia cittā, intuibile da Fo ter, piazza quasi intatta
Tutto intorno perō č impressionante l'avvolgersi sopra la stessa piazza dei palazzoni monolitici di cemento ereditā del recente passato
Decisamente un netto contrasto, ma la realtā č questa
Mangio mirtilli e prugne comprati in un mercato locale imperforato dai turisti, poi continuo a pedalare in direzione sud, dove in parte riesamino tratti percorsi a piedi pochi giorni prima
La luce non č esaltante, sempre foschia mista a pallido sole
Mi domando se č sempre cosė d'estate
Girando con due ruote mi accorgo della presenza e della funzionalitā delle piste ciclabili (perché da noi no???), ma anche della presenza di molto traffico soprattutto nelle direttrici che lambiscono il Danubio
A proposito: con la sempiterna foschia non sono riuscito ancora a vederlo ed inquadrarlo come nelle cartoline!
Con qualche sosta effettuata per battere a piedi qualche strada utile al mio obiettivo completo il periplo della fortezza
Anche qui trovo bei palazzi e qualche stabilimento termale estivo (sperando che il verbo regga... certe innovazioni sono pericolose...)
Rientrato nell'isola la percorro interamente e quindi concludo il pomeriggio con i bagni termali Palatinus
Una serie di vasche all'aperto con varie temperature, meno affascinanti delle Szechenyi, ma funzionali
Mi accorgo che mentre scrivo piovicchia, era ora
palazzo incartato pest 2007
Ungheria # 2 viii- 20 viii 11/08/2007 Buda & Pest ==> altro bici tour # Ferencvāros # Jōszefvāros # bagni Rudas # Raday utca # lungoDanubio # isola Margherita
La soluzione bici + camminata si rivela vincente, anche per il tendine
Stavolta voglio ripercorrere e riesplorare Ferencvāros e Jōszefvāros, dove la Budapest verace č ancora presente
Nei due quartieri, attigui uno all'altro, trovo grandi lavori e grandi palazzi, alcuni giā rimodernati, altri in stato di semiabbandono
Poi, vicino al ponte Lagymanyosi, nuove costruzioni citate solo dalla guida CLUP perché del 2005
Trattasi dell'imponente Palazzo delle Arti che di fronte ha il novello teatro "che reinterpreta i canoni del teatro classico" (cfr. CLUP)
Queste opere si sono inserite in un contesto abitativo industriale di cui ne ho ancora un esempio dall'altra parte della Soroksari ut
Un po' di archeologia industriale vige ancora, non so per quanto tempo
Come il bar silenzioso, fuori moda e deserto all'angolo del viale, che mi offre un caffé
Esco da questo contesto e decido che devo esplorare l'altra parte delle terme Rudas
Entro nella cupola della metā del millennio scorso e l'atmosfera, carica di bagnanti, č piacevole
Diverse vasche tutte indoor, con temperature dai 16° ai 42°
Mi beo del liquido termale, aggiungendo un po' di sauna
All'uscita la luce delle 17 non mi fornisce ottimi spunti, ma decido lo stesso di ripercorrere Raday utca ed ammirarne i bar ed i ritrovi all'aria aperta
Niente di eccezionale ma piacevole
Decido di riportare la bici a casa sua e per farlo percorro il lungoDanubio sulle belle ed organizzate piste ciclabili che lo costeggiano
Dapprima la riva di Buda, poi quella di Pest, per arrivare ad entrare nell'isola dal ponte Arpād (quello pių a nord)
fabbrica pest 2007
Ungheria # 2 viii- 20 viii 12/08/2007 (Buda) Pest ==> Andrāssy ut 60 Terror haza# dintorni di Katona Jozsef ut
La domenica post piovosa, con cielo grigio poco edificante mi fa scegliere di visitare un po' di recente storia ungherese
Ecco la molto interessante Casa del Terrore, che contiene numerose ed esplicative memorie dei periodi di invasione nazista e del successivo insediamento comunista
I fatti del 1956 sono ancora ben presenti nella nazione
I tre piani di visita, con alla base tank originale sovietico di quel periodo, sono ben organizzati didatticamente
Le testimonianze umane e degli oggetti sono impressionanti
All'uscita il grigio pallido mi induce a nuotare 45' (uffa! voglio correre!) nella piscina di fronte all'isola Margherita
Il resto del pomeriggio e la sera la trascorro leggendo Sāndor Mārai e chiacchierando con Katia, gentilissima proprietaria dell'appartamento che mi accoglie ormai da una settimana, ed i suoi due ospiti
Anche stasera scrivo con i grilli che fanno da sottofondo sonoro
lettura pest 2007
Ungheria # 2 viii- 20 viii 13/08/2007 (Buda) Pest # Aszōd # Gyöngyös # Eger
Saluto Budapest dopo una settimana di lieto intrattenimento
Punto a nordest
Con una certa fatica riesco ad uscire dalla capitale e guadagno la statale 3, meta Eger
Man mano che la percorro gli insediamenti si fanno pių radi, ma i centri commerciali non mancano
Breve sosta ad Aszōd, giusto per ammirare un grande edificio in abbandono che poteva essere stato una scuola oppure una casa di riposo
Chissā che futuro avrā
Riparto e sosto a Gyöngyös, per ammirarne il treno a scartamento ridotto, una meravigliosa pasta al cioccolato e l'enorme piazza Fo ter
Ed eccomi infine ad Eger, dove trovo subito una zimmer vicino al minareto, residuo turco poi cristianizzato con una croce
La cittā č interessante, piena di chiese, un castello ed un bel teatro
Anche la luce lo č, finalmente
calzature gyongyos 2007
Ungheria # 2 viii- 20 viii 14/08/2007 Eger # Hort # Vāc # Komārom ==> Slovacchia Komārno==> Komārom
In un sol giorno passo dal nordest al nordovest di Budapest, sempre costeggiando il Danubio
Parto da una Eger ben assolata, faccio una sosta fotografica ad Hort, poi salgo le ansie del Duna ed arrivo a Vāc, riva sinistra, munita di ottima e vastissima piazza - praticamente una via - dove sono disseminati monumenti, chiese e musei vari
L'ottima luce mi assiste ancora
Nel pomeriggio traghetto verso Tahitōtfalu, riva destra, dove mi incammino nella n° 11
Salto Visegrād, lusingata dalla guida ma che sa di fortezza calpestata da turisti, e salto pure Eszergom, praticamente per lo stesso motivo
Mi interessano zone di turismo locale, come avviene a Komārom, altra cittā di confine che si aggiunge a quelle da me giā visitate
In questo caso la Duna divide Ungheria e Slovacchia, collegate da un bel ponte di ferro dipinto di verde, che al crepuscolo fa la sua bella figura
Facendo fatica ad inquadrare Komārom (le guide stanno zitte), decido di pensarci all'indomani e percorro a piedi il ponte alla volta della Slovacchia
Komārno č un mix di industrie e palazzi d'epoca, anche in questo caso alcuni restaurati, altri in attesa
Ed ovviamente negozi su negozi, anche e soprattutto nella classica isola pedonale
Anche se non ho ancora visitato Komārom, non mi sembra tuttavia di notare particolari differenze tra le due cittā, se non nelle scritte
Ripercorro il confine e rientro in Ungheria
Chissā se troverō le zone industriali simili a quelle osservate nell'ultimo tratto, dopo il bivio per Tatabanya
Vedrō all'indomani
click komarom 2007
Ungheria # 2 viii- 20 viii 15/08/2007 Komārom # Gyor # Mosonmagyarōvār
Percorro Komārom in cerca di un vero e proprio "centro" con tanto di piazza ma non la trovo: dalle misere indicazioni cartografiche concessemi dai pannelli stradali (come anzidetto il TCI non si degna di menzionare il sito) intuisco che non esiste
Contrariamente a quel che credevo non trovo niente di particolarmente interessante
Ordunque mi dirigo a Gyor, che invece si rivela piena di fascino
Qualche piazza centrale, un bello ed imponente teatro moderno, molte viuzze piene di particolari da fotocamera e tanti palazzi barocchi
Qui siamo in corrispondenza con il Mosoni Duna, Piccolo Danubio, nel quale osservo che i bagnanti del ferragosto si tuffano senza problemi (spero per loro)
Lo stesso Mosoni mi insegue fino a Mosonmagyarōvār, a pochi km da Austria e Slovacchia
Lo si intuisce dalle scritte, qui l'inglese č ancora bandito
Identifico all'entrata del paese un hotel con piscine termali e mi ci tuffo subito, riuscendo anche a nuotare 30' nella vasca centrale
Faccio clamorosamente la figura del gran nuotatore, dato che qui sembrano tutti vittime della pancetta da birra
Uffa, ho voglia di correre!
Il giro in paese in un crepuscolo un po' appannato non mi trasmette pių di tanto
Occupo una zimmer frei (anche quelle giā impegnate le chiamano cosė, pertanto suono diversi campanelli), dove la coppia di anziani gestori sembra preoccupata dal fatto che la tv nella mia stanza non funzioni
Data l'incompatibilitā linguistica non riesco a far capire loro che solitamente vivo SENZA tv, per cui non sono assolutamente preoccupato!
Mostro loro anche il libro di Sāndor Mārai ma non funziona
Quando arriva il figlio (presunto) io esco a cena e lo lasci lė a pistolare con il telekommando
Scopro che quasi tutti i ristoranti alle ore 20 (venti!) sono giā in sbaraccamento: per fortuna me ne indicano uno che chiude alle 23!
Mangio molto e bene con 10
Non č necessario fare altri commenti
Mentre sto scrivendo mi sto ricordando di essermi scordato del funzionamento della scatola televisiva
Non me ne curo, abbandono la penna e passo a Mārai
Il "Divorzio a Buda", molto introspettivo nel disegnare i personaggi protagonisti e deuteragonisti, č alle strette finali
fabbrica komarom 2007
Ungheria # 2 viii- 20 viii 16/08/2007 Mosonmagyarōvār # Sopron # Fertorākos # Koszeg
Continua la perlustrazione dei confini con l'Austria
Approdo a Sopron attraverso percorsi secondari, molto agresti ed in particolar modo agricoli
Nessun italico equipaggio all'orizzonte
Sopron mi accoglie con la luce del mezzodė e non č il massimo
Per fortuna migliorerā percorrendone le vie centrali dentro le mura e quelle periferiche, come quella dove scovo un mercato alimentare locale con omino che mi parla tutto contento in italiano
I fiori del mercato vengono colpiti dall'obiettivo, cosė come le luci e le ombre esterne
Vedremo cosa racconterā la pellicola
La cittā č rimasta indenne dalla dominazione turca e si vede... molte chiese e molte piazze
Dato che la Guida Verde suggerisce di fare un salto a Fertorākos, vado a visitare le famose (per lei) cave di calcare, ormai abbandonate per quanto riguarda l'estrazione ma riciclate per le visite dei turisti e soprattutto, al loro interno, come suggestivo palcoscenico per spettacoli
Peccato che la parte pių interessante, cioé il teatro, sia non accessibile al turista medio
Ultima tappa del giorno č Koszeg, "piacevole cittadina di frontiera in provincia di Vas" (č sempre TCI che parla)
Ed in effetti č piacevole, popolata da turismo locale ungaro austriaco, disseminata di birrerie e konditorei ovunque e soprattutto nella classica centrale Fo ter, dominata da una cattedrale finto vecchia, essendo datata 1892
Il nucleo č molto piccolo anche se ricco di palazzi medievali e barocchi
Decido di soggiornare qui stanotte e scelgo una vecchia panziō sulla collina dietro le mura e la non antica cattedrale
tende sopron 2007
Ungheria # 2 viii- 20 viii 17/08/2007 Koszeg # Szombathely # Zalaegerszeg # Nagykanizsa
Itinerario verso il sudovest
Szombathely č menzionata dalla guida ma stavolta non ci prende
Un rapido giro nella zona centrale - ovviamente piena di negozi ed umani che li popolano - mi fa rapidamente intuire che non vi č molto da osservare, se non i soliti giochi di luci e di ombre
Consulto la mappa, trattandosi di ultimo dė in Ungheria
Ancora un po' a sud, ecco Zalaegerszeg, anzi prima di essa un bivio mi fa condurre ad Aquacity, sito con piscine termali e ludiche, soprattutto per bambini e famiglie
Di piscine per nuotare neanche l'ombra, fa lo stesso
Due ore immerso nel sole, nell'acqua termale e nelle famiglie ungheresi non fanno male
Di pių sė
Indi arrivo a Zalaegerszeg, dove percorro l'arteria principale
Apprezzo una bella pasticceria e, prima di partire, pure l'immancabile mercato rionale, giā svuotato perché pomeriggio inoltrato
L'ultima tappa magiara mi vede a Nagykanizsa, neppure citata dalla guida
Niente di eccezionale ma neppure niente di orribile
Il crepuscolo mi dā una mano nell'immortalare vecchi edifici ed un po' di archeologia industriale
cavaliere zalaegerszeg 2007
Ungheria # 2 viii- 20 viii 18/08/2007 Nagykanizsa # Lethenye ==> Croazia Cakovic ==> Slovenia Ptuj # Lukovica # Ljubljana # Nova Gorica ==> Italia! Gorizia
Piccola escursione mitteleuropea con attraversamento di quattro Stati
Saluto la terra magiara dopo un'ultima abbondante colazione a Nagykanizsa a base di... fette di torta e comincio lentamente il dietro front, evitando accuratamente le autostrade
La Croazia si esaurisce subito, pių a lungo percorro la Slovenia, dato che la meta č una, anzi due cittā di confine: Nova Gorica e Gorizia
Non avendo guide a disposizione vado un po' ad intuito
Inizio con Nova Gorica e fatico ad intuire che di antichi palazzi e monumenti non ne troverō mai (ecco perché si appella "Nova"!)
L'impatto č assai disarmante, dato che trovansi solo grossi blocchi di cemento adibiti ad abitazioni e diversi casinō, presso i quali stazionano auto con targa italica
L'impostazione urbanistica č ancora assai socialista, ma sapientemente i centri commerciali ed altre galleria hanno ampiamente fatto breccia
Decido quindi di oltrepassare il confine
Eccomi a Gorizia
Ecco una cittā piena di monumenti e di storia
La percorro nelle ore precrepuscolari (il sole si concede a tratti) e la trovo interessante
Ne ammiro i vecchi palazzi quasi tutti restaurati, la molteplicitā dei bar e caffé con mobili e suppellettili d'epoca (perché da noi bisogna sempre rinnovare tutto???), la pavimentazione in porfido di quasi tutte le strade, il fascino italico e slavo di alcune donzelle, la bontā del cibo locale gustato in una trattoria a conduzione familiare
L'indomani mi dedicherō ad altre strade e cercherō la linea di confine
Ho visto la ferrovia in quei paraggi...
Adesso vado da Morfeo
L'accogliente e datato palazzo sede del bed & breakfast che mi ospita č degno rappresentante della cittā
foglie allo specchio gorizia 2007
Ungheria # 2 viii- 20 viii 19/08/2007 Gorizia # Gradisca d'Isonzo # Cappelletta # Scorzé # Cappelletta
Gorizia si rivela interessante, anche se la domenica di agosto č assai deserta
Ripercorro le strade centrali diverse volte, arrivo al castello poi scendo a perlustrare la zona di confine
Quella tra Gorizia ed ex Jugoslavia ha poi una storia particolare, tutta documentata in un piccolo museo situato proprio all'interno della stazione ferroviaria transalpina, dal 1947 passata in territorio jugoslavo, ora sloveno
Varcare la frontiera pedonale senza controlli fa sempre un certo effetto, penso sempre a quanto succedeva gli scorsi decenni
Decido quindi di nuotare nella piscina scoperta goriziana, ahimé proprio di fianco alla pista di atletica, quindi di dirigermi a Gradisca d'Isonzo
Lė incappo in una serie di mercatini di antiquariato che occupano tutti i giardini, per cui mi dirigo all'interno del piccolo centro urbano a cercare particolari
Al di lā delle molte ristrutturazioni in essere, ci sono diversi reperti di edifici dei secoli passati
Comincio il rientro facendo tappa, come giā all'andata, a Noale, anzi a Cappelletta, da Sergio & Susan, dove riepilogo brevemente l'esperienza vissuta ed assieme ci inoltriamo nella 25a festa dello sport di Scorzé, sagra paesana ben organizzata che sancisce definitivamente il mio rientro nella amata penisola
zen gradisca isonzo 2007
Ungheria # 2 viii- 20 viii 20/08/2007 Cappelletta # Noale # Monselice # Ferrara # Bologna
Riparto
Ecco fatto
Duemilacinquecentocinquanta km e trecentosettantacinque diapositive attorno ad uno spicchio d'Europa
Fine della Storia
passato a passeggio nagykanizsa 2007
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